Esodo 33: 12-18
Poi Mosè disse all'Eterno: «Vedi, tu mi dici: "Fa'salire questo popolo". Ma tu non mi hai fatto sapere chi manderai con me. Eppure hai detto: "Io ti conosco personalmente e hai pure trovato grazia ai miei occhi".
Perciò ora, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, deh, fammi conoscere le tue vie, perché ti conosca e possa trovare grazia ai tuoi occhi. Considera inoltre che questa nazione è tuo popolo».
L'Eterno rispose: «La mia presenza andrà con te, e ti darò riposo».
Mosè allora gli disse: «Se la tua presenza non viene con me, non farci partire di qui.
Come si potrà ora conoscere che io e il tuo popolo abbiamo trovato grazia ai tuoi occhi Non è forse perché tu vieni con noi? Così noi saremo distinti, io e il tuo popolo, da tutti i popoli che sono sulla faccia della terra». L'Eterno disse a Mosè: «Farò anche questa cosa che hai chiesto, poiché tu hai trovato grazia ai miei occhi e ti conosco personalmente».
Allora Mosè disse: «Deh, fammi vedere la tua gloria!».
"IO TI CONOSCO PERSONALMENTE"
Il passo scelto dal pastore Biagio Marigliano per la predicazione questa volta è tratto dal libro dell' Esodo, (dall'ebraico שמות shemòt, "nomi", dall'incipit; greco Έξοδος èxodos, "uscita", latino Exodus) secondo libro dellaTorah ebraica e della Bibbia cristiana.
Nel passo descritto Mosè , ancora una volta, intercede per il suo popolo, Israele, un popolo come defintio da Dio stesso, dal collo duro e che non sempre è propenso a seguire i dettami del Signore. Ma Mosè è caro all'Eterno, Egli lo ascolta e come sta scritto, gli parla faccia a faccia, ma ancor più belle sono le parole stesse del Signore quando gli dice: "Io ti conosco personalmente". Che meraviglia sapere che Dio sa tutto di noi e ancor più non ci confonde gli uni con gli altri a ci conosce uno ad uno, personalmente, attraverso quel meraviglioso mistero d'onnipotenza e onniscienza che è solo Suo. Anche Mosè però, deve intraprendere un viaggio, mettersi in cammino, ma, certo del proprio rapporto con Dio e fiducioso nelle Sue risposte, non osa prendere decisioni improvvise e impulsive, ma chiede al Signore cosa fare e se può farlo.
Prima di fare una scelta, così noi, consultiamo il nostro Dio, quanti matrimoni sbagliati, lavori sbagliati, partenze improvvise che non hanno portato frutto. Allo stesso modo non prendiamo un impegno se non siamo sicuri che Dio sia con noi... Noi siamo il Suo popolo, abbiamo con Lui un rapporto privilegiato e unico e possiamo permetterci di chiedergli una guida sicura. Il popolo di Dio infatti è uno solo, si distingue da tutti gli altri popoli della faccia della terra, ma per essere popolo, per far parte di questa razza divina dobbiamo essere integri, sforzarci di camminare nelle vie divine. Un figlio di Dio ha qualcosa in sè di speciale, qualcosa che anche se non parla testimonia per lui, è la presenza di Dio in noi attraverso lo Spirito Santo. Si vede dal contenuto di quanto dice, da come lo dice, addirittura da come cammina, come testimonia l'episodio della Scrittura in cui la donna Shunamita riconosce in Eliseo un uomo di Dio dal solo vederlo camminare...
La nostra testimonianza ci precede e dice di noi chi siamo. Certo il cambiamento da quelllo che eravamo, figli del mondo, a figli di Dio si vede nel tempo, nel tempo e nella perseveranza. E quando viviamo con Lui, la Sua presenza ci provvede anche un riposo, una quiete che ci mette al riparo da tutti i travagli terribili e faticosi della vita: "venite a me voi tutti che siete travagliati ed io vi darò riposo", allo stesso modo in questo passo al verso 14 è scritto: "L'Eterno rispose: «La mia presenza andrà con te, e ti darò riposo».
Che meraviglia il riposo dell'Eterno, tutto intorno a te è lo stesso, ma tu lo guardi con altri occhi e non ti tange...La nostra mente è un continuo bombardamento di pensieri, molti di questi arrivano dal nemico delle nostre anime, anzi è forse l'attacco più forte quello perpetrato contro la nostra mente, è allora che si deve cercare immediatamente la faccia di Dio.
Come si fa a cercare la faccia di Dio?
Innanzitutto decidendo di correre a Lui, in preghiera, in chiesa, nella lettura della Parola, nella supplica, e questo va fatto subito, poi con l'insistenza, senza stancarsi, perchè purtroppo le cose non cambiano immediatamente, ma se insistiamo con la certezza che Dio opererà e DIO PER CERTO OPERERA', allora vedremo davvero i risultati ti libererà dal problema, ti sentirai liberato e purificato e come più che spesso usiamo dire noi cristiani, vedremo la Sua gloria!
Che cos'è l'insistenza? L'insistenza è il combattimento del credente!
Combattiamo nella preghiera, nelle richieste, nell'intercessione, senza scoraggiarci se non vediamo il risultato subito, ma sapendo con assoluta certezza che Egli VUOLE darci vittoria, VUOLE intervenire e INTERVIENE! Così come Mosè intercedeva per il popolo ben sapendo che la volontà di Dio era quella di salvare quella nazione, di farla vittoriosa, nonostante i ritardi a cui Israele costringeva il Signore con le sue mancanze e ribellioni.
Se restiamo ancorati al passato, ai perchè, ai come mai, non otterremo nulla, l'unica possibilità è guardare al presente e a quello Dio può fare per noi oggi, non ieri...La porta della grazia è ancora aperta finchè abbiamo con noi lo Spirito Santo e finchè il Signore non ritornerà, approfittiamone fino a quando possiamo.
Dunque in definitiva questo passo dell'Esodo ci insegna e ci rammenta di essere diversi, di non agire senza prima aver consultato il consiglio di Dio e di testimoniare la vita di Cristo in noi: se ci vergogneremo dell'Evangelo anche Gesù si vergognerà di noi.
E' scritto nella Parola che un giorno tutti compariremo davanti al Re e tutti piegheremo le nostre ginocchia davanti al Padre e dunque renderemo conto della testimonianza che abbiamo condotto in mezzo al mondo: non siate facili alle provocazioni, nè facili nell'aprire la bocca, piuttosto proclamiamo invece con facilità il nome di Gesù che è potente e può ogni cosa.
IO ti conosco Personalmente..
IO ti conosco Personalmente..
Mosè conclude dicendo: Fammi vedere la Tua gloria...il Signore ci conosce personalmente come abbiamo detto, conosce ogni piaga e piega del nostro cuore e per questo quando si mostra a noi ci offre in dono un privilegio, ma ciò comporta che noi dobbiamo appartarci con Lui perchè la Sua presenza è concessa solo a chi LO cerca!!!
Alleluja, Dio vi benedica
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